Antonello Venditti

9 gennaio 2013

Antonello Venditti

UNICA - Concerto all'Auditorium Parco della Musica

19 album per 40 anni di musica. Fino al recentissimo cd triplo ''TUTTOVENDITTI'' con tutte quelle canzoni che da quegli album hanno spiccato il volo: tre playlist di 15 brani ciascuna. Una colonna sonora per almeno tre generazioni: ''Sotto il segno dei pescì', ''Roma Capoccià', ''Buona domenicà', ''Grazie Romà', ''Sarà', ''Bomba o non bombà', ''Giulià', ''Modenà' ''Roma Romà', ''Ci vorrebbe un amicò', ''Alta mareà', ''Dimmelo tu cos'è'', ''Notte prima degli esamì', ''Compagno di scuolà', ''Le tue mani su di me'', ''Benvenuti in paradisò', ''Dalla pelle al cuore'', ''Che fantastica storia è la vità'. Ed è confortante pensare alla coerenza di Antonello Venditti in tutti questi anni: di lui ci si può fidare perché il suo sarà sempre un racconto popolare condiviso e condivisibile, saprà intercettare la rabbia e l'indignazione, saprà tagliare con l'ironia che tutti vorremmo avere i teatri degli orrori sociali e della politica, mentre il suo linguaggio sarà sempre libero di correre da una immagine sfumata nel ricordo alla concretezza del quotidiano. Libero, appunto, e la libertà è quanto mai la parola d'ordine che sottende a tutte le sue canzoni, vuoi le tante che parlano d'amore fino alla recente ''Unicà' qui alla testa del primo cd, vuoi che arricchiscano la lunga galleria delle donne protagoniste, o dei personaggi di varia umanità incontrati nel lungo cammino di una vita, la sua, che non corre davvero il rischio di ripetersi e che continua ad essere la principale fonte di ispirazione.





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Fonte : auditorium.it
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