Vinicio Capossela

31 luglio 2011

Vinicio Capossela

Marinai, profeti e balene

  Marinai, profeti e balene è un lavoro in cui i temi esistenziali della grande letteratura di mare sono evocati da una complessa architettura musicale, da arrangiamenti che sono una vera e propria colonna sonora dell'immaginazione e dall'asciuttezza atavica della musica cretese.
Molti e insoliti sono gli strumenti utilizzati: le percussioni indonesiane gamelan, la viola d'amore barocca, il santur, le onde Martenot, il theremin, la sega musicale, l'ondioline. A sostegno della voce, una grande varietà di cori, quelli della ciurma, i cosiddetti Drunk Sailors, ma soprattutto quello del Coro degli Apocrifi.
Un'antica metafora vuole che nel temerario navigare gli uomini trovino virtù e conoscenza, e che là, sullo spaesante mare, cioè lontano dalla terraferma e dalle ferme leggi degli uomini, meglio comprendano la loro esistenza e il loro destino. Marinai, Profeti e Balene ci porta con sé su quelle rotte estreme, ci dice che è tempo di mettere noi per l'alto mare aperto. Si tratta, beninteso, dello smisurato mare immaginario di Vinicio Capossela, quello che alcuni libri immortali hanno popolato di favole, spettri, voci e creature fuori scala. E diconsi qui immortali i libri che continuano a sospingere i viventi verso mete che li oltrepassano.



Pagine correlate:
Luglio suona bene 2011 >>

Link correlati : Auditorium Parco della Musica

Fonte : auditorium.it
CONDIVIDI